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Una seconda possibilità

Ivano, un uomo di 34 anni, è arrivato nel Convento Sant’Angelo di Valmontone dal carcere di Regina Coeli lo scorso settembre.

Ivano ci tiene a raccontare la sua storia che riportiamo attraverso le sue parole:


Quando sono finito in carcere la mia vita è cambiata in meglio, anche se in quel momento non lo capivo.

Sto scontando una pena per vecchi reati, commessi 7 anni fa, quando avevo una visione della vita molto differente da oggi. Fondamentalmente non era una questione economica. Ho sempre lavorato nell'edilizia e mi guadagnavo da vivere.

Quando ripenso alla mia storia so che da piccolo mi sono mancati gli affetti. Sono cresciuto senza una giusta guida, senza valori familiari e sociali e vedevo il mondo a modo mio.

Ci tengo a dire che la mia storia non è poi così diversa da quella di molti altri detenuti che ho conosciuto in carcere. Penso che molte storie di illegalità hanno radici nei primi anni della nostra vita.

Ho capito che può capitare a chiunque di vivere un'infanzia di paura e di incertezze che poi vengono fuori da ragazzo, quando mi sono trovato nella difficoltà di stare al passo con il mondo che mi circondava.

Oggi nel progetto Ripa sento di avere una seconda possibilità. Ho conosciuto persone nuove, con alcune ho legato molto, ed ho trovato una cosa che ho assaporato poco nella mia vita: un ambiente famigliare.

Oggi vivere tutto questo è un po' come una mia rivincita e non voglio tornare a frequentare quell'ambiente che mi ha portato in carcere.

Non voglio nemmeno rimanere nell'attesa pigra del fine pena.

All'interno della casa di Valmontone, sono diventato il punto di riferimento per tutto quello che riguarda la manutenzione degli spazi, che utilizziamo insieme agli altri ospiti.

Ogni mattina dalle 8:00 alle 12:00, mi è stato concesso dal magistrato di uscire per lavorare come muratore.

Poi rientro, puntualissimo al Convento. Mica voglio bruciarmi questa seconda opportunità!

Amo il mio lavoro e credo che negli anni ho imparato a farlo bene. Guadagnare oggi mi permette di mettere da parte dei risparmi. Una volta che avrò finito di scontare la pena mi serviranno per ricominciare una vita nella legalità.


Sono grato al progetto che mi ha dato questa seconda possibilità dove so di potermi esprimere al 100%.”


Come Ivano, altri ospiti del Progetto Ripa di Valmontone si impegnano, supportati dai frati e dagli operatori, per correggere traiettorie di vita, per evitare il rischio di cadere in recidive e creare una società più sicura per tutti.





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