La gioia di donare il proprio tempo
- Ripa de Settesoli
- 28 mar
- Tempo di lettura: 2 min
Nel 2018, abbiamo iniziato la nostra avventura come volontari a Ripa dei Settesoli, un luogo che ci è entrato nel cuore. Giorgia aveva già iniziato qualche anno prima, e mi aveva raccontato di questo posto speciale. Una sera, durante la serata di raccolta fondi del Friar Pub Ripa, ho deciso di unirmi a lei e ho conosciuto i ragazzi di cui tanto mi aveva parlato.
Il nostro servizio è iniziato preparando la cena con i ragazzi del progetto. Alle 18:30, ci troviamo in cucina, controlliamo cosa c'è da scaldare, cosa possiamo cucinare, e ci mettiamo all'opera. C'è chi cucina, chi apparecchia, chi lava, chi chiacchiera, e chi preferisce lavorare in silenzio, con le cuffie, ma sempre pronto ad aiutare.
In cucina, accadono cose divertenti e impreviste: qualcuno cerca la centrifuga per l'insalata, qualcun altro non ricorda quante forchette mettere a posto, o confonde le bottiglie di acqua liscia e frizzante. Ma c'è sempre un frate pronto a guidarci.
Il nostro servizio non è solo pratico, è anche fatto di gesti semplici: ascoltare, essere presenti, accogliere i nuovi arrivati, che si sentono spaesati, lontani da casa. Cerchiamo di trasmettere loro un po' di calore, di farli sentire a casa.
In questi anni, abbiamo visto molti ragazzi rinascere, e continuiamo a vederli spiccare il volo, grazie ai percorsi di formazione e di orientamento al lavoro offerti da Ripa dei Settesoli. Sono gioie immense.
A causa del lavoro, possiamo essere presenti solo una volta al mese, ma restiamo in contatto con i ragazzi anche fuori dal convento. Abbiamo aperto le porte della nostra casa, per farli sentire parte di una famiglia.
Essere volontari a Ripa è un'arte meravigliosa, che si impara insieme ai ragazzi. Non servono grandi abilità, basta saper ascoltare, anche i silenzi, che a volte dicono più di mille parole.
Michele e Giorgia

Comments