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Da Addis Abeba ai negozi di Roma

 

Introverso e con un passato segnato dalla fuga dalla sua Etiopia, Abenezer ha trovato in Italia non solo un rifugio, ma anche una nuova opportunità. Arrivato clandestinamente nel nostro paese anni fa, il giovane etiope ha dovuto affrontare numerose difficoltà per integrarsi e trovare il suo posto. La lingua, le usanze e la solitudine hanno rappresentato ostacoli significativi nel suo percorso.

Ma la storia di Abenezer non è solo una storia di sofferenza, ma anche di rinascita. Grazie al sostegno del progetto Ripa dei Settesoli di Roma, che lo ha aiutato a superare le prime difficoltà e a scoprire le sue potenzialità, Abenezer ha trovato la forza di ricominciare.

È stato proprio durante un corso di orientamento al lavoro organizzato dal progetto che ha scoperto una passione inaspettata: le vendite.

La sua determinazione e il suo sorriso contagioso lo hanno aiutato a superare il processo di selezione e a ottenere un lavoro in una nota catena di abbigliamento nel cuore di Roma.

Oggi, Abenezer si trova a suo agio tra i capi di abbigliamento, consigliando i clienti con entusiasmo e competenza. Il suo percorso è un esempio di come, con la giusta opportunità e il sostegno di una comunità accogliente, si possa superare ogni ostacolo e costruire un futuro migliore.

“All'inizio, la timidezza di Abenezer era evidente” - ricorda Gaia Bottino, referente per l’orientamento al lavoro del progetto Ripa dei Settesoli - “Le parole gli si aggrovigliavano in bocca e il contatto visivo lo metteva a disagio. La solitudine, vissuta intensamente durante i primi anni in Italia, lo aveva reso un po' diffidente e aveva affievolito la sua capacità di relazionarsi con gli altri. Ma dietro quel sorriso timido, si nasconde un animo gentile e un forte desiderio di connessione. Grazie al lavoro e all'ambiente accogliente che ha trovato a Ripa dei Settesoli, Abenezer sta gradualmente superando la sua timidezza. Ogni giorno è una nuova sfida, ma con pazienza e determinazione, sta imparando a relazionarsi, scoprendo una nuova fiducia in se stesso.”

Oggi, mentre aiuta un cliente a trovare il capo perfetto, Abenezer sorride. Non è più solo il giovane rifugiato arrivato in Italia con una valigia piena di speranze e paure.  

La strada è stata lunga e tortuosa, ma oggi può finalmente dire di aver trovato il suo posto nel mondo.

"Il sostegno dei donatori è fondamentale - commenta fr. Emanuele Meloni, responsabile della casa d’accoglienza Ripa dei Settesoli di Roma - “la storia di Abenezer ne è un esempio: ci permette di garantire un servizio di qualità ai nostri ospiti, offrendo non solo cibo ma anche un luogo di ascolto e accoglienza."




 

 

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